La sicurezza perimetrale è come un muro che protegge la rete aziendale dalle interferenze esterne non autorizzate, che potrebbero danneggiarla.
Siamo soliti pensare che le minacce più comuni ai nostri dati personali possano essere i malware, o i ransomware.
Tuttavia, anche i molti dispositivi che utilizziamo per passare file da uno strumento all’altro, possono connettersi alla rete e di conseguenza diventare veicolo per virus o software malevoli.
Infatti, oltre alle email ricevute con scopi di phishing, e ai siti web creati appositamente per invogliare l’utente a trascrivere i propri dati personali per poi rubarli, ci sono tutte quelle vulnerabilità di software che gli hacker sfruttano per bersagliare la vittima che lo ha scaricato. E cosa dire dei driver USB e delle stampanti?
I cyber criminali combinano tra loro diverse tecniche di attacco per colpire le vittime e ottenere un’alta percentuale di risultato. I prodotti di sicurezza invece, agiscono in maniera individuale anche quando è prevista l’installazione a livelli multipli.
Un nuovo approccio alla sicurezza perimetrale
Il sistema di difesa perimetrale principale è il firewall, che in italiano significa “muro di fuoco”.
Questo perché impedisce uscite e ingressi al sistema non autorizzati, a qualsiasi tipo di programma. I filtri di protezione agiscono secondo delle regole che vengono determinate dall’amministratore della rete.
Il vantaggio di governare la propria rete aziendale con un firewall è quello di analizzare i servizi online ai quali si può accedere, ne esamina la direzione e controlla gli utenti verificando come vengono utilizzati.
Ma solo il firewall non basta.
Una strategia di protezione della rete aziendale a lungo termine, che vuole salvaguardare gli strumenti di lavoro e i dati con i quali entra in contatto tutti i giorni, ha bisogno di un sistema integrato di sicurezza. Software e hardware che collaborano e comunicano tra di loro per prevenire le minacce esterne ed intervenire tempestivamente in caso di attacco.
La continua condivisione delle informazioni all’interno del sistema e il loro monitoraggio, un’unica consolle di gestione e l’alto grado di compatibilità di questa soluzione sono i vantaggi che portano le aziende verso una policy di sicurezza efficace.
Quando si parla di Synchronized Security, Sophos è l’azienda leader nel settore.
Affrontare le minacce singolarmente non è una scelta saggia poiché il numero di intrusioni cambiano continuamente e la mancata comunicazione tra i diversi software e prodotti di sicurezza rallenta le procedure.
La scelta di una strategia di difesa aziendale deve ricadere su una protezione altrettanto veloce e sincronizzata.
Damiano Menarbin, Security Specialist di Argemonya, spiega come il protocollo Security Heartbeat di Sophos abbia tutte le componenti per condividere in tempo reale le informazioni relative allo stato di sicurezza aziendale.
Attraverso le schermate di esempio condivise, possiamo intuire quanto questo approccio sia scalabile e, grazie alla consolle di gestione centralizzata Sophos Center, ogni punto di accesso viene tenuto sotto controllo.
